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I (quasi) 100 anni di E-Werk Graf

Il nome E-Werk Graf non è casuale. Nel 1907, Ignaz Graf acquistò la tenuta del conte Bortolo Lazzari, unitamente a due edifici e una segheria. Nel 1924 affidò al suo amico, l’architetto Luigi Foglietta, la progettazione della nuova segheria e della centrale elettrica.

A conclusione delle opere di costruzione, già nel 1925, l’energia ricavata dall’impianto facilitava notevolmente il lavoro al maso e nella segheria. Anche gli operai di quest’ultima potevano godere di qualche vantaggio, poiché è stato messo loro a disposizione un piccolo appartamento e due camere con uso cucina presso la villa.

Dopo la scomparsa di Ignaz Graf nel 1958, la proprietà fu ereditata dai figli Ignaz (1908 – 1973) e Bruno (1911 – 1989).

Proprio al nome di quest’imprenditore accorto ma, per l’epoca, molto intraprendente, oltre che interessato a materie tecniche, è ispirata la denominazione dell’azienda che oggi, quasi 100 anni più tardi e nel medesimo luogo, si riallaccia all’antica tradizione della produzione energetica attraverso la centrale idroelettrica di Monguelfo.